Appunti di viaggio
ARTESPRESSIONE
Catalogo a cura di
Matteo Pacini
stampato a mano da
SEMISERIE LAB
semiserie.com
Milano, giugno 2013
“Il viaggio è nella testa”
Jean Baudrillard, Cool Memories II 1987-1990, 1990
Era una giornata caldissima… i primi accenni di un’estate afosa e instabile.
Entrai trafelato e accaldato nell’appartamento. Maurizio mi porse subito un bicchier d’acqua, mettendomi a mio agio e salvandomi dalla disidratazione totale…
Chiacchierammo in cucina del più e del meno raccontandoci un po’ dei nostri mondi, per certi versi simili e complementari, che ci avevano già fatto incontrare in alcune occasioni e portato a decidere di vederci per capire in che modo iniziare una collaborazione.
Conoscevo già i suoi lavori. Li avevo visti in fiere e mostre in giro per l’Italia, in più avevo già visto alcuni dei suoi disegni che mi avevano particolarmente colpito.
Non pensavo però che, entrando nel suo studio, la vista delle sue opere tutte insieme avrebbe provocato in me una sensazione strana e inaspettata, di momentaneo disagio misto a soggezione.
Per un momento mi sentii circondato… Mi resi conto, infatti, che le opere di Maurizio collocate su tutte le pareti erano come una serie di occhi puntati su di me, alcuni dei quali così verosimili che, paradossalmente, ero io a sentirmi scrutato e osservato.
Il disagio, ovviamente, durò pochi secondi lasciando spazio a uno stupore divertito. Cominciai a guardare uno per uno tutti quei volti ironici ed espressivi, deformati come se visti da uno spioncino, ognuno dei quali con molte cose da raccontare.
Maurizio mi spiegava intanto che l’idea di intitolare la mostra “Appunti di viaggio” era nata dalla volontà di ripercorrere idealmente il suo percorso professionale che, sin da ragazzo, lo aveva portato allo studio e alla ricerca costante di stimoli e suggestioni provenienti dall’arte del passato.
Da Lotto a Burri, da Parmigianino a Magritte, i grandi Maestri hanno costituito il terreno fertile dal quale attingere, per mettere a punto nel tempo uno stile originale e solido, raffinato ed ironico al tempo stesso, già ampiamente apprezzato e facilmente riconoscibile sul panorama contemporaneo attuale.
La particolarità di questa mostra sta nel proporre al pubblico solo disegni finora mai esposti: a volte studi, basi e schizzi preparatori delle sue “tele estroflesse”, ma anche opere a sé stanti create appositamente per questo progetto espositivo.
Nessun filo logico lega i lavori fra loro.
L’idea è di ricostruire idealmente qualcosa di simile al suo studio, dove le opere, appese alle pareti in ordine sparso, fanno sì che lo spettatore si senta come al centro di una bolla, circondato e osservato a sua volta mentre osserva.
Questa “bolla” ideale è il mondo di Maurizio, al quale amici, parenti, ma anche estranei e personaggi immaginari si affacciano per curiosare, per capire cosa succede all’interno e Intanto lui li ritrae attraverso il suo filtro, immortalando espressioni, atteggiamenti, estrapolandone una sorta di profilo psicologico oltre che somatico.
Emergono così stati d’animo, caratteristiche e difetti amplificati all’insegna di un divertimento apparente, che nasconde il cinismo e la superficialità di una società moderna sopraffatta dalla continua ricerca di perfezione, cosa che invece, per sua natura, è ciò che di più lontano ci possa essere dall’essere umano.
Matteo Pacini