MOLINI E PASTIFICI
a cura di
RENATO COVINO
MATTEO PACINI
Catalogo regionale
dei Beni Culturali dell'Umbria
GIUNTI EDITORE, 2011
All’interno dell’ampia casistica umbra si trovano inserite realtà industriali di varia natura nonché dimensione. L’industria alimentare ricopre un ruolo di primaria importanza e, tra le sue varie diversificazioni, la molitura risulta essere l’attività più praticata. Si conta infatti un elevato numero di molini a olio e grano che, dislocati a macchia di leopardo, caratterizzano notevolmente il paesaggio umbro.
Tre i principali casi presi in esame: il pastificio “Petrini-Spigadoro” di Bastia Umbra, l’ex “Molino e Pastificio Cappelletti” di Todi e il “Pastificio Ponte” di Ponte S. Giovanni. Essi, partiti come insediamenti di piccola dimensione, si trasformeranno nel tempo in vere e proprie realtà industriali di grande portata, ricoprendo un ruolo trainante per l’economia della regione.
Sorti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, questi stabilimenti industriali hanno per decenni rappresentato l’eccellenza Umbra nella produzione di paste alimentari, lasciando nelle realtà locali di insediamento profonde tracce, sia dal punto di vista socio-economico che urbanistico.
Caratterizzati da imponenti volumetrie, questi edifici influiscono infatti sul tessuto urbano locale, modificandone l’aspetto, corsi d’acqua, viabilità e imponendosi nel paesaggio con forme architettoniche diversificate in base agli adattamenti imposti dalle sempre mutevoli necessità produttive, spesso rinunciando a qualsiasi formalismo estetico. Una volta cessate le attività e considerate obsolete per far fronte alle nuove esigenze industriali, queste strutture non sono compatibili con nuovi utilizzi, rendendo molto complesso e dispendioso un loro possibile recupero.
Di fondamentale importanza si dimostra quindi la necessità di salvaguardia e catalogazione di inventari, archivi aziendali e documentazioni fotografiche, ai fini della trasmissione della memoria di pregevoli testimonianze della storia del lavoro, soprattutto in riferimento ad una grande tradizione, come quella della produzione di paste alimentari, che in Umbria va lentamente scomparendo senza lasciare traccia.