FRANCKY CRIQUET
PITTORE VISIONARIO E SELVAGGIO
16 settembre – 12 novembre 2011
VERNISSAGE venerdì 16 settembre ore 17.30
Complesso Museale di San Francesco di Montefalco
Via Ringhiera Umbra, Montefalco (PG)
PERFORMANCE ore 18.30
Performance musicale MADTRIOSKA
Chiesa Museo di San Francesco, Montefalco (PG)
La mostra:
In occasione della manifestazione ENOLOGICA 32, da venerdì 16 settembre 2011, saranno in mostra più di 40 tra tele e sculture del dinamico artista francese Francky Criquet. L’esposizione, a cura di Matteo Pacini e Andrea Grisanti, presentata dalla Bontadosi ArtGallery di Montefalco, è realizzata grazie alla preziosa collaborazione della galleria Parigina Selective-Art di Mario Rizzardo e Gabriella Artoni, grandi sostenitori dell’artista. L’inaugurazione avverrà venerdì 16 settembre alle ore 17.30 presso il complesso museale di San Francesco di Montefalco. Inoltre alle 18.30 avrà luogo nel cortile interno del museo una live-performance durante la quale l’artista realizzerà un’opera in estemporanea che verrà donata alla città. La performance sarà accompagnata dal concerto per voce, chitarra e live effect “Madtrioska” di Manolo Rivaroli. La mostra, sponsorizzata dalla cantina Còlpetrone di Montefalco, da sempre impegnata in percorsi e progetti che intendano valorizzare l’Arte, sarà visitabile nelle due sedi (Museo di San Francesco e Bontadosi ArtGallery) fino al 12 novembre 2011.
L’artista:
Francky Criquet nasce nel 1969 a La Flechè, dipartimento della Sartre in Francia. Il suo percorso parte da umili origini per poi arrivare a riconoscimenti internazionali in Europa, particolarmente in Francia, in Cina e negli Stati Uniti. Nel 2005, dopo la prima esposizione a Shanghai, da inizio ad una serie di viaggi in Cina dove sono presenti moltissime sue opere in collezioni pubbliche e private. Molteplici le attività alle quali si dedica durante la vita, tra le quali quella di restauratore di dipinti (a Nantes lavora per importanti antiquari e musei nazionali). Nel 1996, di ritorno in Francia dopo un periodo passato negli Stati Uniti, cura il restauro di un sito di caverne troglodite nel distretto del Maine e della Loira. Proprio in questa particolare location Criquet si è stabilito con la sua famiglia organizzando la sua attività e la sua vita in un suggestivo studio di 600 mq ricavato all’interno di una antica grotta, sovrastato da una cupola di vetro e acciaio alta 10 metri. Tra le principali esposizioni personali è da ricordare “Le fureur de vivre” a cura di Rosetta Gozzini, organizzata presso la prestigiosa sede delle Scuderie Aldobrandini di Frascati, conclusasi lo scorso 10 luglio.
La critica:
Travolgente e violento, emozionante e raffinato, Criquet prospetta nella tela frammenti di vita vissuta che, a prescindere dal gusto personale, non possono lasciare indifferenti. La sua arte va ben al di là del semplice godimento estetico, essa racchiude raffinati e profondi elementi concettuali che si manifestano attraverso la ricca simbologia insita nelle sue opere. Il contrasto ne è il fulcro. Contrastanti infatti sono i colori che caratterizzano le sue tele, come lo sono le emozioni che esse generano in chi ci si imbatte. L’inquietudine e l’angoscia per la drammaticità delle figure che affollano i suoi quadri, si alternano alla meraviglia e allo stupore per l’espressività e la vivacità dei volti che, realizzati con veloci ma sapienti pennellate, sembrano parlare, se non urlare allo spettatore. Pur rimanendo in pace con la tradizione classica, nelle sue opere affiorano riferimenti alle civiltà antiche e Mesopotamiche, passando per le avanguardistiche visioni di Bosch, approdando fino alla geniale disperazione di Basquiat. Francky Criquet è il protagonista di quel grande spettacolo che è ed è stata la sua vita. Grazie alla teatralità nei gesti e al magnetismo che lo contraddistingue, la sua poetica si esprime al meglio vedendolo all’opera, dal vivo, e magari a suon di musica ...